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GRIFONE 2010
(Cap. Davide Tortora/SMA-UPIC)
Si è conclusa venerdì 24 settembre 2010, presso l'aeroporto militare di Grosseto sede del 4° Stormo, l'esercitazione S.A.R. (Search And Rescue - Ricerca e Soccorso) denominata "GRIFONE 2010" alla quale hanno preso parte, nel quadro dell'applicazione degli Accordi Internazionali SARMEDOCC (Search And Rescue Mediterraneo Occidentale) ed Italo-Maltese, elicotteri di Italia, Francia, Spagna e Malta.
Alle 10,30 circa due velivoli militari con 4 piloti a bordo entrano in collisione e, dopo una fase di ricerca informazioni e di pianificazione, viene individuata l'area del Monte Amiata quale luogo dell'incidente. Immediatamente vengono lanciate le missioni di ricerca e soccorso aereo e terrestre e alle ore 16 circa viene ritrovato il relitto dell'aereo. Alle 19 circa, una squadra cinofila del Soccorso Alpino trova il primo pilota che viene subito trasportato presso il Campo Base dove è presente un PMA (Posto Medico Avanzato) per la valutazione dei traumi ed il successivo trasferimento presso una struttura ospedaliera idonea. Alle 22.30 viene ritrovato anche il secondo pilota grazie ai visori notturni in dotazione all'equipaggio dell'elicottero AB-212 dell'Aeronautica Militare. Sono stati questi i primi momenti operativi dell'esercitazione Grifone 2010 che si è conclusa alle ore 14,00 del giorno successivo con il recupero dei piloti del secondo velivolo.
Le ricerche sono andate avanti fino a notte fonda grazie alla capacità dell'elicottero AB-212 dell'Aeronautica Militare di volare con l'ausilio dei cosiddetti NVG (Night Vision Goggles), visori notturni che amplificano la luce naturale presente, che nel caso della notte è quella offerta dalle stelle e dalla luna. I visori NVG riescono, in pratica, a trasformare il buio completo in una situazione paragonabile alle ore vicino al tramonto. In tale ottica la capacità degli elicotteri dell'Aeronautica Militare di volare di notte integra e completa la possibilità dei soccorritori di intervenire anche in condizioni di bassa luminosità naturale.
"In occasione di qualunque emergenza naturale, è indispensabile poter contare su elevate capacità di integrazione tra le varie componenti che vanno a costituire la task force dei soccorritori" evidenzia il Colonnello Fabio Terpin del C.O.F.A., Direttore dell'esercitazione. "Tale capacità di integrazione" aggiunge Terpin "deve poter prescindere dalla nazionalità e rendere possibile una perfetta interoperabilità tra Enti ed Agenzie dello Stato".
Il coordinamento e la condotta delle attività aeree sono state gestite direttamente dal C.O.F.A. (Comando Operativo delle Forze Aeree) dell'Aeronautica Militare di Poggio Renatico (FE). Presso il Centro Operativo di Protezione Civile della Provincia di Grosseto, situato in località Aiuole (GR) è stato costituito un Campo Base per il supporto logistico delle unità di ricerca terrestre e un Posto Medico Avanzato (P.M.A.), costituito con mezzi e personale dei Servizi SUEM 118 di Grosseto e Siena, dell'Aeronautica Militare e delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana (II.VV. - CRI). Oltre agli elicotteri dell'Aeronautica Militare, hanno partecipato anche mezzi aerei dei Carabinieri, della Polizia di Stato, del Corpo Forestale dello Stato e del Servizio SUEM 118 di Grosseto.
Nei due giorni di attività sono state volate circa 50 ore di volo e trasportati circa 130 soccorritori suddivisi in squadre di ricerca terrestri ed unità cinofile.
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