AIR-EX STARVEGA 2013


(testo e foto di Mauro Finati & Paolo Rollino)




               

               


La Star-Vega è la maggiore esercitazione aerea organizzata annualmente dall'Aeronautica Militare sul proprio territorio: prevede infatti la partecipazione di tutti i principali reparti operativi che per l'occasione sono chiamati a pianificare e condurre autonomamente una complessa campagna aerea (ovviamente simulata).
Per un addestramento il più vicino possibile alla realtà cui dovrebbero o potrebbero operare le nostre forze armate in caso di reale coinvolgimento in simili operazioni, la SV-2013 ha rappresentato un'occasione addestrativa decisamente proficua anche nel campo della logistica, in quanto sia a Decimomannu che a Trapani sono state allestite strutture campali sia di comando e controllo che di alloggiamento per una parte del personale partecipante.
Era inoltre presente anche una piccola componente interforze dell'Esercito Italiano.
Premessa operativa della SV-2013 è stata la partecipazione delle forze aeree italiane ad una operazione interforze svolta su mandato ONU in risposta ad una situazione di crisi internazionale.
Due erano le basi di rischieramento principali: Decimomannu, in Sardegna, dove si trovavano gli assetti da attacco con Tornado IDS del 6° Stormo di Ghedi, ricognizione con AMX del 32° Stormo di Amendola e del 51° Stormo di Istrana, SEAD (Suppression of Enemy Air Defence) con Tornado ECR del 50° di Piacenza, EW (Electronic Warfare) con C-27J di Pratica di Mare, SAR e CSAR con elicotteri HH-3F, NH-500 del 15°Stormo di Cervia e HH-212A del 9°Stormo di Grazzanise. A Trapani-Birgi, in Sicilia, era invece posizionata tutta la componente di difesa aerea, composta dagli Eurofighter del locale 18° Gruppo CIO/37° Stormo, dei 10° e 12° Gruppo CIO/36° Stormo di Gioia del Colle e 9° Gruppo CIO del 4° Stormo di Grosseto.
Inoltre hanno preso parte alla SV-2013 anche un KC-767A del 14° Stormo di Pratica di Mare per il rifornimento in volo, un KC-130J della 46° Brigata Aerea di Pisa per trasporto e rifornimento, velivoli a pilotaggio remoto Predator del 32° Stormo di Amendola e un aereo-radar AWACS E-3A della NAEWF (NATO AEWF) di Geilenkirchen, con missioni condotte dalle proprie basi di armamento.
In totale sono state effettuate oltre 830 ore di volo e circa 400 sortite addestrative. Mediamente sono state pianificate due missioni al giorno, una al mattino ed una al pomeriggio, con gli assetti aerei che di volta in volta venivano inseriti nei pacchetti RED o BLUE, in modo che gli equipaggi potessero beneficiare di un addestramento operativo completo.
Inoltre, grazie ad una rete di terminali protetti appositamente predisposti sulle due basi di rischieramento, gli equipaggi potevano svolgere un debriefing congiunto durante il quale verificare e discutere lo svolgimento della missione, a riprova del fatto che ormai la tecnologia è un bene così importante e prezioso dal quale è ormai impossibile staccarsene.


               

           



Un particolare ringraziamento al Cap Angelillo per il prezioso supporto fornito

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2013©Paolo Rollino/pierrestudio