MAKS 2015

IL SALONE AERONAUTICO DI ZHUKOVSKY




(testo e foto di Alberto Celsan e Marco Bazzan)



               


Il MAKS 2015 di Zhukovsky
L'aeroporto di Zhukovsky ha ospitato dal 25 al 30 agosto 2015 la dodicesima edizione del MAKS, il più grande salone aeronautico russo. Durante i giorni dell'esposizione le 400 mila persone presenti tra espositori e visitatori hanno potuto ammirare le ultime novità tecnologiche ed i prodotti di avanguardia delle maggiori industrie aerospaziali e della difesa, tra le quali si è notata l'importante assenza dell'ucraina Antonov a causa della situazione politica attuale tra i due paesi.


               


Lo spazio espositivo realizzato per il salone era composto da una serie di padiglioni dove hanno trovato posto numerose industrie specializzate nei settori dell'avionica, della propulsione, degli armamenti e della componentistica più in generale. Tra le novità rilevanti presentate durante il MAKS 2015 spiccano il sistema radar del T-50, alla prima presentazione pubblica e che a detta dei progettisti è vicino ad iniziare i test finali, ed i nuovi sistemi d'arma prodotti dalla Tactical Missiles Corporation: il nuovo missile da crociera Grom-E1 e la bomba guidata Grom-E2, definite come due armi stand off a guida inerziale e satellitare con un peso maggiore di 600 kg, e la nuova versione del missile antiradar Kh-58UShKE, integrato con un sistema IIR. Questi sistemi d'arma sono stati studiati per essere compatibili con il T-50 e potranno essere installati su tutti i caccia di ultima generazione in servizio con le forze aeree russe. Nel campo dei motori la United Engine Corporation ha annunciato che il motore AI-222-25, installato sullo Yak-130, sarà realizzato con sole componenti di costruzione russa. Anche gli elicotteri Mi-38 verranno equipaggiati con motori russi, sottolineando un trend sempre crescente di sostituzione di prodotti stranieri con quelli nazionali, probabilmente dettato dall'attuale situazione economica che si è creata attorno alla Russia con l'embargo. Tra i numerosi mezzi presenti nella mostra statica figuravano i prodotti più recenti sia nel campo dell'ala fissa che dell'ala rotante.


               

               


A farla da padrone l'aviazione militare russa che ha portato a Zhukovsky diversi tipi di aerei in servizio, dai bombardieri strategici Tu-95, Tu-22M e Tu-160, per il quale è stata annunciata una versione ammodernata che sarà in servizio a partire dal 2021, ai caccia MiG-31, Su-25, Su-34, Su-30, MiG-29SMT e Su-35, mentre la Marina Militare Russa ha esposto il MiG-29K ed il Su-30SM, del quale la Marina Russa conta di averne in servizio 50 esemplari entro 2020. Per la prima volta è stata esposta al pubblico la versione da attacco al suolo dello Yak-130, circondato dalla gamma di armi in dotazione: dotato di telemetro laser incorporato ed in grado di portare 3000 kg di carico bellico in nove punti di attacco, l'aereo si presenta come una valida piattaforma per l'attacco leggero al suolo non solo in patria ma anche all'estero. Tra gli elicotteri presenti nella statica c'erano alcuni esemplari in servizio con l'aviazione quali l'enorme Mi-26, il Mi-8, il Ka-226, l'ANSAT ed il Ka-52 ed i modelli di più recente costruzione quali il Ka-52K, versione imbarcata che è guardata con attenzione dall'Egitto, il Mi-35M ed il Mi-28NE, dei quali è stata annunciata la consegna di un nuovo lotto all'Iraq per supportare la lotta contro l'ISIS. Una delle presenze più curiose è stata la versione modificata del Mi-24 che è utilizzata per lo studio tecnologico per un elicottero ad alta velocità. Molto interessante per gli appassionati la possibilità di vedere, affianco ai mezzi moderni, dei pezzi unici che hanno fatto la storia dell'aeronautica russa: il Tu-144, il MiG-25, l'Il-76MDK da addestramento spaziale, il Su-15, il VM-T Atlant ed il prototipo MiG 1.44, alla prima apparizione pubblica nonostante sia stato dismesso da molto tempo.


               

               


La componente aerea del salone ha visto in volo circa 90 aerei. Ogni giornata del MAKS è stata aperta da una formazione composta da un Su-34, un T-50 ed un Su-35. All'esibizione aerea hanno preso parte ben sette pattuglie acrobatiche, sia militari che civili, tra le quali quella composta da due Yak-130: l'addestratore russo ha dimostrato le sue buone prestazioni, confermate dal nuovo ordine di ulteriori 4 esemplari da parte della Bielorussia. L'attenzione di pubblico ed addetti è stata rivolta ai caccia di ultima generazione che hanno impressionato con evoluzioni prossime ai limiti aerodinamici di volo grazie alla combinazione di spinta vettoriale e canard. Il T-50 ha completato un programma di volo di alto livello, sottolineato dal suono dei motori Saturn AL-41, al pari del Su-30SM della Marina Russa del Su-35 presentato dall'aeronautica russa. E proprio il Su-35 è stato oggetto di un contratto assai rilevante che ha riguardato l'accordo per la fornitura di 48 nuovi esemplari del caccia multiruolo all'Aeronautica Russa da parte della United Aircraft Corporation (UAC), la grande azienda statale che raggruppa le maggiori industrie aeronautiche russe. Da parte sua la MiG Aircraft Corporation ha annunciato che nel corso del 2016 verrà siglato il contratto per la fornitura di MiG-35 all'Aeronautica Russa. Per il settore dell'aviazione civile sono stati esibiti in volo l'Airbus A-350, unico aereo occidentale civile presente al salone, ed il Sukhoy SJ-100, aereo che sembra interessare al mercato iraniano, soprattutto in ottica del ritiro dell'embargo, e per il quale l'UAC ha concordato la vendita di 32 SuperJet con la Russian State Transport Leasing Company.


               

               


Nonostante la partecipazione di circa 600 aziende russe e di circa 150 straniere, in rappresentanza di 30 nazioni e contratti stipulati per circa 5,2 miliardi di dollari, il confronto con la precedente edizione ha evidenziato un calo nel numero delle compagnie presenti. Contrariamente a quanto avvenuto in passato, l'edizione 2015 ha visto protagonista il settore militare, dove si sono avute le contrattazioni più rilevanti, mentre la parte civile del salone è stata caratterizzata da un netto calo delle contrattazioni, anche a causa della svalutazione del rublo e della condizione economica condizionata dall'embargo che di fatto tiene lontano dal mercato globale i marchi di fabbricazione russa. Da segnalare la presenza tra i visitatori di ospiti di alto livello provenienti dal Medio Oriente, quali i Re di Arabia Saudita e Giordania, il Presidente dell'Egitto e le delegazioni di Iran e Cina, indice dell'aumentato interesse da parte dei paesi mediorentali e a dimostrazione di un allineamento di interessi tra la Russia e l'Oriente in contrapposizione agli attriti che si sono creati ad Occidente a seguito dell'embargo e della situazione geopolitica attuale.




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