ANATOLIAN EAGLE 2013/2

dove volano le aquile


(testo e foto di Mauro Finati & Paolo Rollino)




               

               


L'ORGANIZZAZIONE
L' Anatolian Eagle (Anadolu Kartali, in turco) viene attualmente considerata come una delle più grandi e complesse esercitazioni aeree nel mondo, tanto da venire direttamente comparata alle famose Red Flag che si svolgono in Nevada o alle Maple Flag canadesi; questa serie di attività, si svolge ormai da 12 anni a Konya (3nci Ana Jet Us - 3rd Main Jet Base). La base, inquadrata nel 1° Comando di Forza Aerea (1nci Hava Kuvvet Komutanligi), è situata ai margini di un esteso bacino pianeggiante nel mezzo dell'altopiano anatolico. Konya rappresenta un punto di partenza ideale grazie della scarsa densità degli insediamenti umani e la disponibilità di ampi spazi aerei, non impegnati dal traffico civile.
L'esercitazione simula alcuni scenari operativi inseriti in un contesto di crisi internazionale, entro i cui ambiti vengono svolti tutti i ruoli di una guerra aerea moderna: attività SAR e Combat SAR, aerorifornimento, attacco al suolo, soppressione delle difese aeree (SEAD), guerra elettronica (EW), pattugliamento armato (CAP), combattimento aria-aria, ricognizione e, naturalmente, anche l'impiego di forze speciali.
La zona geografica riservata all'esercitazione venne stabilità già negli anni tra il 1998 ed il 2001; attualmente si estende, grosso modo, su un'area di circa 180km per lato, situata a nord-est rispetto a Konya. Al suo interno, sono individuabili cinque zone separate le cui dimensioni variano dai 5 ai 10 km2 ; sono questi i poligoni veri e propri, dove possono essere praticati tiri a fuoco o simulati lanci di armamento aria-aria e aria-terra. All'interno della base aerea di Konya, sono state edificate numerose infrastrutture dedicate esclusivamente alle attività dell'Anatolian Eagle ed in particolare: un centro di Comando e Controllo contenente una sala ACMI, sale mense e quattro palazzine che ospitano il personale partecipante ed identificate come White, Blue 1, Blue 2 e Red Forces e, infine, un grande auditorium per i briefing "di massa".
Le White Forces comprendono sostanzialmente il personale della TuAF e gli osservatori inviati dalle diverse forze aeree. Il loro ruolo è, ovviamente, neutrale trattandosi di personale incaricato di sviluppare gli scenari addestrativi e di intelligence, stabilire i livelli di complessità dell'addestramento, pianificare gli ATO (Air Tasking Orders). Essi, inoltre, monitorano l'esecuzione delle attività in tempo reale, operando anche direttamente sul campo presso i poligoni. Le Blue Forces sono formate dalle componenti delle diverse forze alleate che partecipano all'attività di volo; comprendono le unità appartenenti alle forze aeree straniere presenti e quelle dell'Aviazione, della Marina e dell'Esercito turchi. Le Red Forces sono invece composte esclusivamente dagli equipaggi dei locali F-16C/D inquadrati con il 132.Filo "Dagger" (Pugnale) della TuAF che operano nel ruolo Aggressor. Fanno parte delle Reds anche alcune componenti della difesa aerea, equipaggiate con batterie di missili SAM (Surface-to-Air Missile) dislocate sui poligoni.
Ogni anno vengono organizzate fino a quattro sessioni Anatolian Eagle, delle quali solamente una è 'aperta' a contingenti aerei stranieri, questo sia per beneficiare di un addestramento ad ampio raggio sia per ammortizzare i notevoli costi derivanti dal mantenimento di una così complessa struttura addestrativa come quella di Konya.
ANATOLIAN EAGLE 2013/2
L'edizione 2013/2 si è svolta in maniera analoga a tutte le altre svolte in precedenza. L'attività addestrativa vera e propria è avvenuta dal 10 al 21 Giugno; tuttavia, già dalla settimana precedente, le unità interessate sono cominciate ad affluire sulla base anatolica, effettuando alcune attività preliminari come ad esempio i voli d'ambientamento sull'area addestrativa e sui poligoni, la partecipazione a seminari e conferenze relative alle regole in vigore nello spazio aereo turco e nella base di Konya. La base è molto vasta ed è dotata di ampi piazzali che possono ospitare un gran numero di velivoli, anche di grosse dimensioni. Dispone di due piste parallele di lunghezza adeguata, orientate lungo l'asse nord-sud (01-16). Solitamente i decolli (e gli atterraggi) avvengono in direzione nord, per non dare disturbo alla cittadinanza.
Alla AE 2013/2, hanno partecipato ufficialmente 1065 persone, 540 turche e 525 di stati esteri, con 54 velivoli. Di questi, 38 appartenevano alla FA Turca, provenienti da quasi tutte le unità da combattimento, e suddivisi tra F-16 (27), F-4E/2020 (8), KC-135R (1), C-130 (1) e CN-235 (1). La Royal Saudi AF ha portato a Konya 8 F-15C/D del 13 Squadron di base a Dahran; la preventivata presenza di altrettanti Tornado IDS, purtroppo, non si è concretizzata. Gli Emirati Arabi (UAE), sebbene non nuovi a Konya, hanno partecipato per la prima volta con gli F-16E Block 62 "Desert Falcon", la più recente versione di questo caccia e sicuramente una delle più capaci dal punto di vista operativo. Questi velivoli, inquadrati con lo Shaheen Squadron di Al Dhafra in Abu Dhabi, erano caratterizzati dalla presenza di esemplari con colorazioni differenti, una con mimetizzazione di tipo desertico e l'altra con mimetica a toni di bianco, azzurro e grigio, più confacente al ruolo di Air Superiority. L'unica altra presenza europea è stata quella di due E-3A del NAEWF. Da lunedì 10 sono iniziate le operazioni aeree vere e proprie, suddivise su due missioni giornaliere, una al mattino ed una al pomeriggio, identificate con i codici Eagle 1 e Eagle 2. Ognuna di esse, ha visto la partecipazione di una quarantina di velivoli, organizzati secondo la logica delle Combined Air Operations (COMAO) in quanto comprendenti velivoli aventi differenti ruoli e capacità e finalità come trasporti, componenti C.SAR, SEAD, CAP, ecc., il tutto sotto il controllo radar degli E-3A della NATO, due esemplari dei quali sono stati rischierati a Konya per tutto il tempo dell'esercitazione. L'inizio e la chiusura delle operazioni di volo, è stato scandito dal decollo e dall'atterraggio di uno di questi velivoli.
Durante l'ultimo giorno dell'esercitazione, un F-4E/2020 "Terminator" è stato la causa di alcuni momenti di tensione in conseguenza del suo rientro a Konya in emergenza, probabilmente per un'avaria al sistema idraulico. Dichiarata emergenza, sono immediatamente usciti dai loro ricoveri i mezzi di soccorso ed antincendio mentre il personale addetto ha predisposto i cavi d'arresto della pista est. Il velivolo si è presentato quindi all'atterraggio sulla 01-L, con il gancio d'arresto esteso e scortato da un secondo caccia. Il contatto con la pista è avvenuto regolarmente ed il velivolo, estratto il parafreno, ha immediatamente ingaggiato il cavo che lo ha rallentato e fermato in sicurezza. Anche il giorno prima un F-15C saudita ha dovuto abortire il decollo e cancellare la missione per la mancata accensione del post-bruciatore in uno dei due motori. Puntualmente, alla sera stessa, un C-130 è atterrato a Konya con il necessario per la riparazione ed il giorno seguente l'aereo era di nuovo operativo.


               

               

           

               

       


2013©AVIOBOOK.com
2014©Paolo Rollino/pierrestudio