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"the on line aviation corner"
edited by mauro finati/flighline iaps and paolo rollino/aviation reports
VOLANDO PER IL WEF
l'impiego della Forza Aerea Svizzera
per la sicurezza del Forum di Davos
(testo e foto di Mauro Finati/Flightline IAPS)
Sono ormai 42 anni che la Confederazione Elvetica ospita il World Economic Forum (WEF) a Davos, Canton Grigioni. L'evento riunisce alla fine del mese di Gennaio di ogni anno l’élite mondiale della politica e dell’economia, con lo scopo di discutere i temi più scottanti di interesse globale.
Numerosi Capi di Stato, ministri ed esponenti di alto livello dei Governi dell’intero Pianeta prendono normalmente parte alle attività del Forum, con evidenti implicazioni relative alla sicurezza che deve essere garantita durante tutto il periodo dell’evento. In conseguenza dei tragici accadimenti del 11 Settembre 2001, l’attività di vigilanza e di protezione è stata estesa anche allo spazio aereo, tramite l’istituzione di una "Zona Regolamentata" con un raggio di 25 miglia (c.a 46 kilometri) intorno a Davos, all'interno della quale l'utilizzo dello spazio aereo è rigidamente regolamentato.
Le attività di sicurezza durante il WEF sono effettuate in cooperazione tra la Polizia Cantonale e le Forze Armate Svizzere. Alle unità dell’Esercito vengono assegnati compiti di sorveglianza delle infrastrutture chiave intorno a Davos ed in particolare delle vie di comunicazione, delle reti di approvvigionamento idrico ed elettrico. Le unità della Flugwaffe hanno invece la responsabilità della sicurezza dello spazio aereo e, a questo fine, effettuano voli di copertura armata, trasporti aerei e sorveglianza radar. Per quanto concerne il 2012, queste attività si sono svolte nel periodo tra il 23 ed il 29 Gennaio sotto il comando del Divisionario Jean-Marc Halter, Capo di Stato Maggiore di Condotta dell'Esercito. Complessivamente sono stati coinvolti circa 3.000 militari, in gran parte appartenenti alla milizia. E' interessante notare che l'impiego dei mezzi e del personale militare consente di sgravare notevolmente i compiti della Polizia Cantonale che, in tal modo, può concentrarsi esclusivamente sulle attività di sorveglianza e di controllo dell'ordine pubblico all'interno dell'area di Davos. .
Dal punto di vista economico, un dispiegamento di forze così rilevante normalmente richiederebbe un costo molto elevato. Tuttavia, il costo a carico della Confederazione è risultato essere maggiore di soli 1,5 milioni di franchi, rispetto al costo dei Corsi di Ripetizione nlormalmente svolti. Il risparmio si realizza facendo coincidere il periodo di svolgimento del Forum con quello dei Corsi di Ripetizione dei reparti interessati. Questi, che hanno una durata standard di tre settimane, costituiscono la normale attività d’addestramento che il personale della milizia è tenuto a svolgere periodicamente.
Le attività che la Flugwaffe ha svolto durante il meeting di Davos, sono state effettuate secondo le tre direttive assegnate alle Forze Aeree dal Governo Federale Svizzero, che sono: mantenere la sovranità dello spazio aereo, assicurare il trasporto aereo di persone e di materiale all'interno dell'area regolamentata, raccogliere dati informativi.
Il primo compito è stato assolto dagli F-18C/D Hornet e, in misura minore, dagli ormai obsoleti F-5E Tiger. Con i primi, si sono svolte missioni CAP (Combat Air Patrol ) ai livelli di volo più elevati dell'area. I secondi hanno compiuto missioni di sorveglianza armata alle quote intermedie. I turboelica PC-7, PC-9 e PC-21 hanno invece operato ai livelli più bassi, con ruoli di sorveglianza visuale e di Slow Movers Interceptor.
Tutti i jet hanno operato dalla Base Aerea 14 (Flugplatzkommando 14) di Sion, nel Canton Vallese. I velivoli sono stati condotti dai piloti della Squadriglia d'Aviazione 18 (Fliegerstaffeln 18), operativa sull’Hornet, e dai piloti della milizia della Squadriglia d'Aviazione 19 (Fliegerstaffeln 19), con i Tiger. Entrambe le unità sono inquadrate nel Fliegergeschwader 14. Sion è una delle tre basi aeree operative che a rotazione vengono interessate dalle attività dei jet a copertura del WEF. Le altre due sono Meiringen (Cantone di Berna) e Payerne (Cantone di Vaud).
Le missioni di volo sono state effettuate in assetto da combattimento e sono formate invariabilmente da una coppia di velivoli per ciascuna unità. Più in dettaglio, i Tiger sono stati armati con due missili AIM-9P Sidewinder montati sulle slitte d'estremità, integrati dai due cannoncini da 20mm.
Decisamente più sofisticato era l'equipaggiamento degli Hornet in quanto costituito da una coppia di AIM-9X "Boa", montati sulle slitte d'estremità, e da due AIM-120B "Hammer". Un singolo F-18 per ciascuna coppia è stato inoltre equipaggiato con il pod Raytheon AN/ASQ-228A(V) ATFLIR (Advanced Tactical Forward Looking Infra-Red), montato sulla stazione ventrale di sinistra che normalmente è riservata all'Hammer. Con questo apparato è stato possibile effettuare la sorveglianza notturna del territorio. I piloti indossavano un casco di volo HGU-55P dotato dello JHMCS (Joint Helmet Mounted Cueing System) asservito ai Boa. AIM-120 a parte, tutto l'equipaggiamento descritto è di recente introduzione e fa parte del programma di aggiornamento degli Hornet svizzeri.
Allo scopo di facilitare la comunicazione visuale, la tanica ventrale di almeno uno dei velivoli della coppia di F-18 recava dipinta in grandi caratteri di colore rosso, la frequenza del canale di allerta per le comunicazioni radio nell'area del WEF. Questa particolarità è risultata assente sui Tigers, anche se questi ultimi venivano equipaggiati con la grossa tank ventrale da 1.041 litri, allo scopo di consentire l'autonomia oraria necessaria per effettuare le CAP.
L'addestramento propedeutico al WEF è iniziato a partire dal 16 di Gennaio, con una serie di missioni diurne e notturne; queste ultime effettuate solamente con gli F-18 poiché sono gli unici velivoli compatibili con l'utilizzo degli NVG. A Sion sono state coinvolte circa 650 persone, inquadrate in quattro Compagnie d'Aviazione (Fliegerkompanie), ed in particolare: la Compagnia Aerea, responsabile dell'approntamento dei velivoli; la Compagnia di Supporto, responsabile della manutenzione e della sicurezza di volo; la Compagnia di Servizio, responsabile del vettovagliamento e dei trasporti ed infine la Compagnia di Sicurezza, responsabile della protezione dei velivoli e della sicurezza interna ed esterna alla base aerea.
A partire dal 23 Gennaio sono iniziate le missioni reali; queste hanno avuto una durata di 90 minuti quelle diurne e di 60 minuti quelle notturne. Una coppia di velivoli di ciascuna Fliegerstaffeln è decollata a distanza di un'ora l'una dall'altra, il che significa che, per brevi periodi, si sono trovati in volo fino ad 8 velivoli contemporaneamente, considerando entrambe le tipologie.. La chiusura dello spazio aereo di Davos nei giorni di svolgimento del Forum è stata imposta dalle ore 08:00LT fino alle ore 24.00LT. In ogni caso, il servizio di QRA è stato in grado di assicurare il raggiungimento dell'area di Davos da parte di una coppia di F-18 in soli 12 minuti.
Poiché l'area regolamentata ha interessato anche lo spazio aereo austriaco, l'aviazione militare di questo Paese ha contribuito attivamente alla sua sicurezza. In stretto contatto con la Confederazione, gli EF-2000, i Saab-105 ed i PC-7 provenienti da Zeltweg e da Innsbruck hanno effettuato missioni di copertura nella propria zona di competenza.
Dal 23 Gennaio, data di entrata in vigore delle limitazioni di volo intorno, sono state registrate nove violazioni in territorio svizzero ed una in territorio austriaco.
L'esigenza di assicurare un rigido controllo dello spazio aereo attorno a Davos, ha reso necessaria l'implementazione della rete di sorveglianza primaria su cui si basa la Difesa Aerea elvetica. Lo scopo è stato raggiunto mediante l'insediamento temporaneo di alcuni apparati di avvistamento supplementari. E' noto che il controllo dello spazio aereo della Confederazione avviene attraverso una rete di sensori radar che formano il sistema di scoperta primario, denominato FLORAKO. Tuttavia, la conformazione montuosa dell'aerea di Davos ha richiesto l'utilizzo di sistemi mobili a copertura delle zone d'ombra. A questo scopo è stata messa in opera nella regione di Sargans, una stazione radar TAFLIR (Radar Tattico d'Aviazione), equipaggiata con un sistema di trasmissione radio dell'Esercito. Infine, è stata organizzata una rete di osservatori a terra, distribuiti su tutto il settore d'impiego ed identificati come "Posti d'Osservazione delle Forze Aeree". Questi hanno avuto il compito di informare puntualmente i piloti sulle condizioni di volo oltre che di misurare l'altezza neve, essenziale per le movimentazioni di superficie e, soprattutto, di rilevare visivamente eventuali aeromobili volanti a bassa quota, non visibili ai radar di sorveglianza.
Il trasporto aereo è stato assicurato dalla Forza Aerea Svizzera mediante l'impiego dei Super Puma, dei Cougar e dei nuovi EC.635; alcuni elicotteri sono stati equipaggiati con apparati FLIR. Con questi mezzi è stato effettuato il trasporto del personale militare e del materiale verso i luoghi più inaccessibili di rischiaramento oltre che il trasporto del personale partecipante al Forum, sotto la protezione del diritto internazionale. Sono stati inoltre compiuti anche due interventi di soccorso sanitario d'emergenza per conto della REGA.
In conclusione, le attività aeree e, in generale, l'impiego delle Forze Armate in occasione del World Economic Forum, sono divenute prestazioni irrinunciabili all'organizzazione dell'evento. Il bilancio dell'impiego dei militari viene considerato ampiamente positivo, sia per i ritorni in termini di addestramento del personale che per il notevole contributo fornito all'organizzazione complessiva dell'evento, come peraltro evidenziato dalle diverse autorità, in primo luogo dal Consigliere Federale Barbara Steiner. I compiti operativi assegnati si sono svolti senza incidenti di rilievo mentre la presenza visibile dei militari ha costituito motivo di tranquillità per i partecipanti al WEF, rafforzando, una volta di più, l'immagine della proverbiale efficienza Svizzera.
2012© Mauro Finati/Flightline IAPS