INIOHOS 2017


(testo e foto di Alberto Celsan)




La "Iniohos" è uno dei più grandi e complessi eventi addestrativi a livello europeo e per l'edizione 2017 sono state 5 le nazioni impegnate nell'esercitazione dal 27 marzo al 6 aprile. L'Aeronautica Militare Greca ha messo a disposizione la maggior parte degli assetti coinvolgendo quasi tutti i suoi reparti, alcuni dei quali hanno operato direttamente dalle loro basi, mentre l'Aeronautica Militare Italiana ha inviato sei velivoli AMX del 132° Gruppo di Istrana, provenienti dalla base di Trapani dove erano rischierati in supporto alle missioni di controllo in Libia. La IASF israeliana ha fornito un velivolo da sorveglianza e controllo G550 Nachshon Aitam e 12 F-16C/D Barak, provenienti dai 101 e 105 Sq di Hatzor, mentre altrettanti F-16C dei riservisti del 482nd FW / 93rd FS "Makos" di rientro dal teatro operativo in Medio Oriente, hanno rappresentato la componente dell'USAF. Infine la forza aerea degli Emirati Arabi Uniti ha schierato i moderni F-16E Block 60 Desert Falcon del 1st Sq di Al Dhafra.

Il centro delle operazioni, come per le edizioni passate, è stata la base aerea di Andravida, sede del 117PM e del KEAT (Centro Tattiche Aeree), dove è stato stabilito il Centro di Comando dell'esercitazione e dove sono stati accolti tutti gli assetti stranieri e buona parte di quelli nazionali. L'area operativa è stata ricavata in una vasta porzione della Grecia continentale ed insulare nella quale sono stati selezionati numerosi siti ed infrastrutture militari da utilizzare come obiettivi per le missioni. In questa area inoltre sono stati posizionati gli assetti di terra dell'Esercito greco e gli assetti navali della Marina greca partecipanti rispettivamente alle esercitazioni "Polifimos" e "Astrapi", che quest'anno si sono tenute in contemporanea alla "Iniohos" per garantire un elevato grado di difficoltà per l'addestramento. La "Iniohos" è strutturata in COMAO con velivoli incaricati di ricoprire differenti tipi di missione, dalla soppressione delle difese aeree nemiche all'attacco di aeroporti, infrastrutture e obiettivi navali e terrestri, in uno scenario in continua evoluzione. Per motivi di sicurezza lo spazio aereo è stato suddiviso in più livelli ben definiti in quota ed ogni assetto blue e red aveva assegnato un determinato livello al fine di evitare il rischio di collisioni in volo ma permettendo ai velivoli di vedersi tra loro durante l'ingaggio.

La missione del primo giorno, che ha coinvolto gli AMX italiani, aveva come obiettivo una rete di radar e sistemi contraerei Patriot e Velos, posizionati presso l'aeroporto di Tanagra, e batterie Hawk dislocate sul vicino complesso montagnoso di Ktypas. L'intervento degli AMX è stato preceduto dai caccia per la superiorità aerea che hanno messo in sicurezza l'area, seguiti dalla componente SEAD costituita dagli F-16 greci che hanno aperto un corridoio temporaneo per gli AMX. A completare la missione seguiva un RF-4E Phantom II, alla sua ultima partecipazione prima della messa a terra, proveniente da Larissa per la valutazione dei danni di battaglia. "Abbiamo seguito gli AMX italiani per effettuare la nostra missione BDA, battle damage assessment, con 5 minuti di ritardo perchè nel caso reale bisogna permettere a fumo e detriti provocati dalle esplosioni di assestarsi sul terreno" ci ha raccontato il Ten. Col. Dimitris Papadimitriou, comandante del 348 MTA e pilota durante la missione "Abbiamo raggiunto l'obbiettivo provenendo dall'entroterra per sfruttare la morfologia del terreno montagnoso e nasconderci dalle minacce. I reds, impersonati dagli F-16 del 337 Mira di Larissa, hanno cercato di intercettarci prima di Tanagra, ma siamo stati avvisati dal GCI e con delle manovre evasive siamo riusciti a scappare, portando a termine la missione dopo 1h 35' di volo".

L'esercitazione ha rappresentato una buona occasione per cooperare con forze aeree non allineate agli standard NATO e confrontare le diverse metodologie operative nell'ottica di creare una sinergia. La partecipazione all'edizione 2017 delle forze aeree di Israele e degli Emirati Arabi Uniti al fianco delle aviazioni di alcuni paesi della NATO hanno evidenziato il ruolo cardine che sta assumendo nell'area la Grecia, paese che negli ultimi anni ha visto sorgere attorno ai suoi confini numerose situazioni di instabilità. L'intenzione di creare un collegamento tra i partner europei e le più influenti nazioni del Medio Oriente è stata sottolineata durante la conferenza stampa dal Ministro della Difesa greco Panos Kammenos: "Riteniamo che questa esercitazione abbia una grande importanza strategica, in quanto non è rivolta solo a paesi aderenti alla NATO o all'Unione Europea, ma a coloro che svolgono un ruolo importante in un'area molto sensibile come il sud-est del Mediterraneo. Questo vuole essere anche un forte messaggio di geopolitica, perché l'intento è di creare un'asse di stabilità regionale che si estenda dall'Italia a Cipro, uno sforzo comune contro la rapida diffusione del terrorismo e i suoi mezzi di finanziamento."

               

               

               

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